Taormina: Thomas Cook, tutti almeno una volta nella vita ne abbiamo sentito parlare, un colosso del turismo che ha dichiarato bancarotta in una tiepida giornata di inizio autunno. Nel mirino anche Taormina.
Thomas Cook – una storia lunga 178 anni:
Un colosso del turismo con 178 anni di storie da raccontare, secondo tour operator, dopo la TUI, in termini di longevità ha dichiarato bancarotta nella giornata di ieri.
Fondata il 5 luglio 1841 da un tipografo inglese, Thomas Cook che ha introdotto nel nostro modo di viaggiare un’importante novità, il tutto incluso, di cui gran parte di noi oggi ne fa uso.
Il viaggio termina dopo tanti anni:
Dopo quasi 180 anni di storia il viaggio della Thomas Cook giunge al termine. La bancarotta ha messo in crisi 600 mila viaggiatori che avevano scelto la compagnia britannica per passare le vacanze. Impossibile il rientro a casa per molti, ed è proprio per questo che il governo britannico ha attuato un piano di emergenza per garantire il rimpatrio per circa 150 mila inglesi che hanno visto i loro voli di rientro cancellati improvvisamente.
Thomas Cook a Taormina:
Thomas Cook era sicuramente molto presente anche a Taormina, che ogni anno ospita migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.
Molti di loro si sono affidati alla compagnia inglese per poter trascorrere le loro vacanze anche nella Perla, dove erano presenti dei contatti contatti con numerosi alberghi della cittadina turistica.
Gli effetti della bancarotta quindi hanno coinvolto tutti, dalle cittadine turistiche ai viaggiatori, fino ai 22.000 lavoratori che hanno perso il loro posto di lavoro improvvisamente.
Ma cosa ha causato la bancarotta:
Potrebbero essere tanti i motivi che hanno causato il crollo finanziario di uno dei tour operator più longevi al mondo. Probabilmente anche la digitalizzazione e la forte concorrenza ai tempi della Brexit hanno avuto un impatto negativo sul colosso britannico.