Taormina arrestato l’avvocato del comune – intascava i soldi delle bollette dell’acqua

Taormina arrestato

Taormina questa mattina si è svegliata con una notizia che ben presto ha fatto il giro di tutte le principali testate giornalistiche. E’ stato arrestato l’avvocato del comune. Ecco perchè.

Taormina – arrestato questa mattina Francesco la Face

La Guardia di Finanza di Taormina ha arrestato nelle prime ore di questa mattina ha tratto in arresto Francesco La Face, avvocato taorminese.

Insieme a

Giovanni Coco, responsabile dell’Area Servizi Generali ed inoltre dell’Ufficio Riscossione del Servizio Acquedotto del comune della Perla, intascavano gli importi riscossi, anzichè versarli nelle casse comunali.

I due quindi, si appropriavano delle somme ricevute dagli ignari cittadini, infatti, Francesco La Face era incaricato dall’amministrazione comunale di riscuotere le somme versate dai cittadini morosi.

Le indagini e l’arresto:

Le indagini della Guardia di Finanza nascono da delle semplici verifiche fiscali che hanno portato ad una vera e propria operazione chiamata acquewin.

Gli accertamenti a seguito della verifica hanno evidenziato come l’ex impiegato comunale, adesso in pensione in cambio di denaro e regali per un valore di 26mila euro, fosse alle dipendenze totali dell’avvocato.

Nell’abitazione

di Coco è stato trovavo un “pizzino” che rappresentava l’eventuale giustificazione che i due avevano concordato in caso di necessità.

Il legale quindi, grazie al dipendente dell’ufficio idrico riusciva ad intascare i soldi degli ignari cittadini e li trasferiva direttamente sul suo conto corrente, o nella peggiore delle ipotesi si faceva pagare in contanti a fronte di uno sconto.

Molti impiegati erano a conoscenza della vicenda:

Molti degli impiegati che lavorano al Comune di Taormina erano a conoscenza del maxi peculato commesso da La Face e da Coco, ma nessuno però ha mai denunciato la vicenda.

Nella giornata di oggi è stato quindi tratto in arresto il legale e notificato il divieto di dimora all’ex dirigente.

Il legame tra i due emergerebbe dalle intercettazioni ascoltate dagli inquirenti in tutto questo tempo.

Le Fiamme Gialle hanno quindi sequestrato beni per più di 800 mila euro, sotto sequestro anche tre immobili di proprietà di La Face e delle somme maturate dall’ex dipendente in pensione, maturate a fine del servizio.

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